Non esiste un manuale di istruzioni al parto e non potrà mai esistere .
Voi direte purtroppo io dico per fortuna.
Esiste però qualcosa di profondo in noi, in tutte noi ed è un sapere femminile.
Un sapere che non é antiscientifico ma prescientifico,
è parte della nostra essenza profonda, istintuale, animale.
Educare alla conoscenza di questo sapere,
smuovere le acque torbide in cui la nostra mente stagna
é questo quello che dobbiamo fare.
Acque fatte di preconcetti di imposizioni o costrizioni sociali e culturali.
Bisogna imparare ad aprirci all’ascolto del corpo e della mente, strettamente correlate tra loro .
Occorre dunque lavorare su entrambe e lo yoga ci offre la possibilità di farlo.
Per tutte quelle che si chiederanno se si può arrivare pronte al parto io dico sì.
Dico che si può iniziare un percorso, diverso per ognuna di noi ,
che ci permetta di arrivare più pronte, più consapevoli, più forti, più sicure, più serene
avendo con se un bagaglio di strumenti da poter utilizzare a proprio piacere .
Dove porterà questo percorso dipenderà da ognuna di noi
e qualsiasi esso sarà saremo pronte per accoglierlo.
C’è l’urgenza di trasmettere alle donne la consapevolezza del loro corpo
e delle loro potenzialità in quanto madri creatrici di vita , e donatrici di vita.
Il messaggio culturale invita a delegare la gravidanza e il parto ad altri .
Deresponsabilizza la donna dalle sue naturali capacità,
allontanandola dal corpo facendola sentire incapace di seguirlo durante il parto
e di temere le manifestazioni più intense di esso.
Se si impara ad affidarci al corpo, ai segnali che ci invia
a farci guidare da esso ad ascoltare sensazioni ed emozioni,
a non avere paura del naturale processo che ci permette di dare alla luce il bambino
ma anzi di viverlo a pieno e con consapevolezza e fiducia delle proprie capacità
allora accadrà quello che è successo a queste mamme.
Giorgia Bassano
Ecco la testimonianza di Antiniska…